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Comodato d'uso gratuito (immobile): guida completa (pro/contro, rischi fiscali)

Cos'è il comodato d'uso gratuito per immobili, quando conviene, differenze dal contratto di locazione, rischi fiscali (IMU/TARI/IRPEF) e aspetti pratici. Fac-simile incluso.

Che cos'è il comodato d'uso (immobile)

Il comodato è un prestito gratuito d'uso: il comodatario può usare l'immobile per lo scopo pattuito e deve custodirlo con diligenza, senza corrispettivo. A differenza della locazione, non c'è canone: se esiste un corrispettivo, anche "in natura", il contratto non è più comodato e rischia di essere riqualificato come locazione (con sanzioni).

Comodato a termine vs precario

A termine/di scopo

Si indica durata o uso (es. studio universitario per 12 mesi). La restituzione avviene alla scadenza o al termine dell'uso; il comodante può esigere prima solo per bisogno urgente e impreveduto (art. 1809 c.c.).

Precario

Senza durata; il comodante può chiedere la restituzione immediata in qualunque momento (art. 1810 c.c.).

Quando conviene (e quando no)

Tabella Pro / Contro

AspettoPerché Attenzione / Contro
Nessun canoneAiuto a figli/genitori, uso temporaneoSe c'è un corrispettivo, non è comodato → rischi riqualificazione
FlessibilitàComodato precario: rientri quando vuoiComodatario ha poca stabilità → conflitti se non concordato
IMU (parenti)Possibili agevolazioni su immobili abitativi non di lusso dati a figlio/genitore che li usa come abitazione principaleRequisiti stringenti (contratto registrato, spesso stesso Comune, ecc.). Verifica il regolamento comunale 2025
TARIA carico di chi occupa (comodatario)Se non comunicata la variazione al Comune → sanzioni
IRPEFCoordinamento con IMU: in molti casi il reddito fondiario non si somma se l'immobile è soggetto a IMURegole particolari se non soggetto IMU o con esenzioni; chiedi supporto al consulente
Rientro in possessoA termine/precario: restituzione più semplice rispetto a locazioneSe il comodatario non libera, serve tutela giudiziale (occupazione senza titolo)

Per i dettagli su IMU/TARI nel comodato tra parenti e su casi particolari, vedi la guida dedicata: "Comodato tra parenti e IMU/TARI 2025".

Requisiti di forma e registrazione (senza duplicazioni)

Forma: consigliata scritta (prova certa di durata/uso/parti).

Registrazione: in linea generale, il comodato scritto su immobile si registra presso l'Agenzia delle Entrate; si applicano imposta di registro e bollo in misura fissa.

Termini/moduli: per la procedura dettagliata (ufficio/telematica, modelli, marche da bollo, termini, F24 se dovuto) non duplicare qui: vedi "Registrazione contratto di comodato (step-by-step)".

Rischio tipico:

Comodato non registrato usato per ottenere agevolazioni IMU → molti Comuni non riconoscono l'agevolazione senza contratto registrato. Verifica sempre il regolamento comunale.

Rischi fiscali e operativi (2025)

1) Riqualificazione in locazione

Se esiste un corrispettivo (anche "spese forfettarie"), o clausole che simulano un canone, l'atto può essere riqualificato dall'AE/Comune come locazione → recuperi d'imposta, sanzioni e possibili effetti civilistici.

2) IMU tra parenti: condizioni spesso ignorate

Agevolazioni solo per immobili abitativi non di lusso (cat. "di pregio" escluse), contratto registrato, utilizzo come abitazione principale del comodatario e altri requisiti stabiliti dalla legge e dal Comune (residenza/domicilio, patrimonio, possesso di più immobili, ecc.). Verifica 2025 presso il tuo Comune. In dubbio? Scrivi la clausola che impone al comodatario di mantenere residenza e dimora e di informare subito in caso di cambiamento.

3) TARI

È dovuta da chi occupa i locali: in comodato, normalmente il comodatario. Se non presenti la dichiarazione al Comune nei tempi, arrivano sanzioni.

4) IRPEF e addizionali

Coordinamento con IMU: in molti casi il reddito fondiario non concorre se l'immobile è assoggettato IMU; in altri (esenzioni/abitazione principale) possono esserci regole diverse. Chiedi conferma al consulente fiscale con i dati 2025.

5) Precarietà & restituzione

Nel precario il comodante può chiedere la restituzione immediata; nel termine può rientrare prima solo per bisogno urgente e impreveduto. Se il comodatario trattiene il bene oltre il dovuto, può configurarsi occupazione senza titolo (indennità).

Come si fa un comodato corretto (HowTo in 7 step)

1

Scegli la forma

A termine (più stabile, utile per IMU parenti) o precario (massima flessibilità).

2

Definisci l'uso

Abitativo [abitazione principale | studio | appoggio] e le pertinenze (box, cantina).

3

Scrivi clausole chiare

Manleva, spese/utenze, divieti, residenza del comodatario (se utile), accesso del proprietario per verifiche.

4

Aggiungi gli allegati

Planimetria, elenco chiavi, verbale di consegna con foto.

5

Firma

Delle parti (e due copie).

6

Registrazione

(Se scritta): imposta fissa + bollo (vedi guida fiscale) nei termini previsti.

7

Comunicazioni

TARI al Comune, eventuali pratiche anagrafiche per residenza.

Fac-simile essenziale (comodato a titolo gratuito per immobile)

Usa i campi tra [ ] e personalizza solo dove indicato.

Per versioni "avanzate" (clausole IMU/TARI/verbale), usa il nostro generatore del Comodato d'uso (immobile).

CONTRATTO DI COMODATO D'USO GRATUITO DI IMMOBILE

Tra: [Comodante – CF/PEC/Residenza] e [Comodatario – CF/PEC/Residenza],
si conviene quanto segue:

Oggetto – Il Comodante consegna in comodato gratuito al Comodatario l'immobile sito in [indirizzo], catasto [dati], comprensivo delle pertinenze [box/cantina/…], da destinare a [uso abitativo/altro].

Durata/uso[Versione A – a termine] dal [data] al [data]; restituzione entro tale data o al termine dello scopo. [Versione B – precario] senza termine: il Comodante può chiederne la restituzione in qualunque momento, con preavviso di [X] giorni.

Custodia/obblighi – Il Comodatario usa l'immobile con diligenza, senza mutarne la destinazione; non può concedere a terzi uso o godimento senza consenso scritto del Comodante.

Spese e utenze – A carico del Comodatario: utenze e spese di gestione e manutenzioni ordinarie; al Comodante restano quelle straordinarie, salvo diverse pattuizioni.

Residenza (se utile) – Il Comodatario si impegna a trasferire residenza e dimora abituale entro [gg] e a mantenerle, informando il Comodante di ogni variazione. [Clausola opzionale per IMU parenti].

Consegna/riconsegna – Consegna con verbale e consegna chiavi [allegate]. Alla cessazione, riconsegna libero da persone e cose, salvo normale uso.

Restituzione anticipata – Nel comodato a termine, il Comodante può esigere la restituzione prima della scadenza solo per bisogno urgente e impreveduto (art. 1809 c.c.).

Responsabilità – Il Comodatario risponde dei danni derivanti da uso non diligente; resta salva la prova del caso fortuito.

Spese fiscali e registrazione – Le parti prendono atto che, in caso di forma scritta, il contratto è soggetto a registrazione. Ripartizione spese come per legge salvo diverso accordo.

Letto, confermato e sottoscritto.
[Luogo/data – Firme di entrambe le parti]
Allegati: planimetria; verbale di consegna con foto; elenco chiavi.

Clausole utili (da valutare caso per caso)

Divieto subcomodato/ospitalità prolungata

(per evitare "compartecipazioni" di fatto).

Accesso periodico

del comodante con preavviso [gg] per verifiche documentate.

Clausola IMU parenti

obbligo del comodatario di residenza e abitazione principale continua; obbligo di avviso immediato se cessano i requisiti; assunzione delle conseguenze economiche in caso di decadenza.

Assicurazione

se vi sono impianti/beni di pregio, richiedi una RC minima.

Errori frequenti (evita così)

Scrivere "comodato" ma chiedere un canoneriqualificazione in locazione.

Non registrare il contratto e pretendere IMU agevolata → il Comune respinge.

Lasciare senza durata quando serve stabilità (studenti/familiari): meglio a termine.

Dimenticare la TARI (chi occupa paga) e le comunicazioni al Comune.

Non fare verbale/foto: difficile provare danni alla riconsegna.

Non disciplinare residenza quando l'agevolazione IMU la richiede.

FAQ

Il comodato è sempre gratuito?

Sì, per definizione non c'è corrispettivo. Se si prevedono somme periodiche o 'spese forfettarie' simili a un canone, l'accordo rischia di essere riqualificato come locazione con recuperi e sanzioni. Rimborso a piè di lista delle sole utenze intestate al comodatario è ammissibile, ma evita forfettari 'fissi'.

Meglio comodato a termine o precario?

Dipende dall'obiettivo. Con a termine garantisci stabilità (utile per IMU tra parenti); con precario puoi rientrare in ogni momento (art. 1810 c.c.), ma il comodatario ha poca stabilità. Per studenti/lavoro temporaneo, scegli a termine con scopo esplicito.

Devo registrare il comodato scritto?

In linea generale, sì: il comodato di immobile in forma scritta si registra presso AE con imposta di registro e bollo in misura fissa. Procedura, marche e termini sono nella guida: Registrazione contratto di comodato.

Chi paga TARI e utenze?

Di norma chi occupa: il comodatario. Ricorda la dichiarazione TARI al Comune in caso di subentro e l'intestazione/voltura delle utenze.

IMU su comodato tra parenti: quando si risparmia davvero?

Serve rispettare tutte le condizioni previste dalla legge e dal Comune (contratto registrato, immobile non di lusso, uso come abitazione principale del comodatario e altri requisiti del 2025). In assenza anche di uno solo dei requisiti, l'agevolazione salta.

Posso vietare l'ospitalità a terzi?

Puoi vietare subcomodato e disciplinare l'ospitalità prolungata (oltre 30/60 giorni) imponendo comunicazione preventiva al comodante; evita di creare corrispettivi che trasformino il rapporto in locazione.

Il comodante può entrare in casa per controlli?

Sì, prevedi una clausola che consenta accesso periodico con preavviso e fasce orarie concordate, nel rispetto della privacy. Usa verbali firmati.

Posso richiedere un deposito cauzionale?

Nel comodato è meno frequente. Se lo inserisci, chiarisci che non è un canone e serve solo a coprire danni o spese documentate alla riconsegna. Evita importi sproporzionati.

Il comodato dà diritto alla residenza?

Il comodatario può dichiarare residenza se occupa stabilmente l'immobile e ha un titolo (il contratto). La residenza può essere condizione per alcune agevolazioni IMU: in tal caso, inseriscilo in clausola e verifica con l'Anagrafe comunale.

Come si rientra in possesso se il comodatario non libera?

Con precario puoi chiedere subito la restituzione; se non avviene, si procede giudizialmente per rilascio/occupazione senza titolo. Con a termine, attendi la scadenza o invochi il bisogno urgente (art. 1809 c.c.).

Posso concedere solo una stanza?

Sì, si può fare comodato parziale. Serve descrizione chiara (planimetria allegata), spazi comuni, regole d'uso e utenze. Per turistico/short-stay valuta invece locazione: il comodato non è strumento per attività ricettiva.

Il comodato ha effetti su IRPEF?

Dipende da IMU e dalla tipologia di immobile. In molte ipotesi il reddito fondiario non concorre se l'immobile è soggetto a IMU; in altre (esenzioni, categorie) possono esserci regole diverse. Confronta i dati 2025 col tuo consulente fiscale.

Serve l'APE?

Per uso abitativo è buona prassi allegare APE già presente per l'immobile. Non è un contratto di vendita/locazione, ma l'APE aiuta a evitare contestazioni su consumi e impianti.

Posso chiedere rimborsi spese?

Sì, ma solo analitici (utenze, spese vive documentate). Evita forfettari che somigliano a un canone: è il primo motivo di riqualificazione.

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